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Tra Parchi agricoli e fontanili

Il fascino orizzontale della Bassa in bicicletta

La pianura bergamasca, se percorsa in modalità slow, può sorprendere per la ricchezza di ambienti e paesaggi che è in grado di offrire. Come nell’itinerario qui proposto: un anello di 37 km che, schivando le strade di grande traffico, si immerge pian piano nella bellezza di queste terre, sospese tra acqua e cielo. Tanta acqua che consigliamo, se in piena estate, di portare il costume da bagno.

 

Partenza dall’elegante piazzale dalla Stazione FS di Bergamo. Con bici a mano, passate sotto i binari e imboccate, da via Gavazzeni, il bel percorso ciclo-pedonale lungo il Morla, una piccola oasi verde. Con un po’ di fortuna potete scorgere aironi cinerini, oltre a germani, folaghe e chi più ne ha più ne metta.

Seguendo la linea azzurra della BiGIpolitana, uscite dalla città e incontrate l’unica “salita” del percorso, il cavalcavia dell’A4, per coi continuare decisi, sempre seguendo il corso del Morla fino a Zanica, che si fregia del titolo di terra del Gioppino.

 

Superato il giardino della Villa Comunale, attraverso via Fermi lasciate l’abitato e in via Castellana vi imbattete, sulla sinistra, in una splendida ciclabile (progetto architetti Eynard e Pirola) che, costeggiando il Morla, si addentra nel Parco agricolo del Rio Morla e delle rogge, tra platani di fiume, bagolari e viste sui monti.

 

Giunti al Centro Sportivo dell’Albino-Leffe, continuate su strada fino a Comun Nuovo: attraversatelo in direzione sud, passando sotto un viale di tigli che vi farà sentire a Berlino (Unter den Linden...).

Uscendo dal paese, sulla sinistra sotto un portico, inizia una piacevole ciclovia dedicata a Giuseppe Olmo, mitico corridore ciclista degli anni ’30 e fondatore di un gruppo industriale che ha una delle sue sedi proprio lungo la via.

 

La pista si interrompe bruscamente al confine comunale di Spirano. Vi tocca continuare lungo un noioso rettilineo che ha però l’indubbio fascino di ricalcare il cardo massimo, ossia il tracciato ordinatore della Prima centuriazione dell’Agro bergamasco in epoca romana.

Entrati in Spirano puntate al centro, raccolto intorno ad una caratteristica piazza allungata e ben pavimentata (anche se adibita a parcheggio): è un buon posto per una pausa caffè. Proseguite verso sud e lasciate il borgo lungo la via Milano, seguendo le indicazioni per Lurano.

Giunti sulla SP 121, comincia il ritorno al nord, stando in sicurezza sul percorso ciclo-pedonale posto a sinistra. Al termine svoltate in via Don Comotti e proseguite fino a via dei Boschi. Vi trovate al cospetto del Villaggio Solidale (progetto architetti Agliardi ed Eynard), un interessante insediamento assolutamente da visitare!

 

Un sentiero si inoltra sulla destra in un fitto bosco. Avanzate senza paura: state entrando nel Parco dei Fontanili e dei Boschi di Lurano e Pognano, un’area protetta sovracomunale, in cui sopravvive un lembo della foresta planiziale che ricopriva un tempo gran parte della pianura padana. Rinfrescatevi all’ombra di aceri, farnie e ontani e, nel mese di agosto, immergetevi coraggiosamente nelle tonificanti acque delle risorgive.

 

Oltre questo paradiso, attraverso via Battisti, giungete a un semaforo e tornate sulla SP 121. Alla rotonda sulla via Francesca proseguite dritti verso Verdello (approfittate della ciclo-pedonale sulla destra).

Attraversando il paese potete ammirare la Villa neoclassica sede del Municipio e il relativo Parco. Subito dopo, sulla destra, incontrate il Museo del Territorio, ricca collezione etnoantropologica sulla civiltà contadina locale.

Proseguendo, svoltate in via De Gasperi e continuate sullo sterrato in direzione est. Al primo bivio, di nuovo a sinistra, tra serre e campi fino a raggiungere la via per Comun Nuovo.

 

Deviando per stradine secondarie tornate sul cardo massimo in direzione nord. La ciclabile termina purtroppo al confine con Stezzano, ma voi, proseguite indomiti fino ad entrare in paese. Girando in via Rizzo e poi in via Dante, non può sfuggirvi il monumentale complesso della Villa Caroli Zanchi che vi accoglie all’ingresso di questo borgo caratteristico, impreziosito dalla Parrocchiale barocca e da altre ville neoclassiche affacciate su Piazza Libertà.

 

La via Santuario, a sinistra, conduce alla ciclabile che, scavalcata la A4, fronteggia il Kilometro rosso. Vi trovate nell’ultimo brano di campagna rimasto intorno a Bergamo, il Parco Agricolo Ecologico della Cintura Verde. Tra i prati giungete al borgo di Colognola; lo attraversate sbucando sulla SS42 e risalite verso Bergamo. Oltre la rotonda la via Colognola ai Colli vi permette di scoprire la chiesetta di San Sisto in Agris.

Attraverso il quartiere Carnovali, via Maglio del Lotto e via Bonomelli rientrate, contenti di voi, alla Stazione FS.

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